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L'industria della moda è la seconda industria al mondo per consumo di acqua e una delle principali colpevoli dell'inquinamento dell’acqua a livello globale: produce il 20% del totale delle acque di scarico e il 10% delle emissioni globali.
Pre-acquisto: scarti e avanzi di materiali dalla produzione di abbigliamento, campioni in disuso, prodotti che sono danneggiati o non venduti.
Post-acquisto: cosa viene scartato dai consumatori dopo l’uso. La maggior parte dei vestiti che scartiamo finiscono in discarica o negli inceneritori.
Meno dell'1% dei tessuti e dei vestiti vengono realmente riciclati in nuovi tessuti e vestiti.
Ogni anno, circa un quarto delle risorse del settore diventano rifiuti.
(fonte: Fashion Revolution White Paper, 2020)
I lavoratori nell’industria della moda:
più di 60 milioni lavoratori nel mondo
almeno 40 milioni lavoratori solo in Asia
80% sono donne
Nonostante centinaia di standard internazionali, leggi e regolamenti e sistemi di audit e certificazione
che esistono per proteggere i diritti umani e garantire dignità condizioni di lavoro, lo sfruttamento rimane diffuso all'interno dell'industria della moda, in tutto il mondo.
La violazione dei diritti umani include: lavoro forzato e lavoro minorile, orari di lavoro eccessivamente lunghi, divieto di organizzazione sindacale, retribuzione estremamente bassa, mancanza di condizioni di sicurezza nel posto di lavoro, discriminazioni di genere e di razza, violenze.
Questi problemi non esistono solo in posti come il Bangladesh, la Cambogia e il Messico ma anche negli Stati Uniti, nel Regno Unito e altre parti d'Europa.
Più di 11.600 lavoratori del mondo della moda sono stati arrestati, licenziati o costretti a dimettersi per aver partecipato a scioperi tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019.
Un lavoratore del Bangladesh dovrebbe essere pagato 4,5 volte più dell'attuale salario minimo per permettersi un tenore di vita dignitoso e quasi nove volte di più per sostenere una famiglia.
(fonte: Fashion Revolution White Paper, 2020)
Milioni di lavoratori che producono moda in tutto il mondo sono giovani donne e spesso impiegate in lavori molto poco retribuiti.
Gli uomini tendono a lavorare nella supervisione, gestione e posizioni di responsabilità o proprietà nelle fabbriche.
Ciò significa che c'è uno squilibrio di potere tra uomini e donne, come avviene in molti settori e società in varie parti del mondo, ma in questo contesto vuol dire che le donne sono particolarmente vulnerabili agli abusi sul posto di lavoro.
Una donna su due che lavora nelle fabbriche tessili del sud-est asiatico ha avuto esperienze di molestie sessuali.
(fonte: Fashion Revolution White Paper, 2020)
Secondo la lista dei Miliardari di Forbes, 11 delle 50 persone più ricche al mondo sono legate al settore della moda e dell’abbigliamento.
In media, ci vogliono circa 11 giorni per un amministratore delegato di una delle prime 5 aziende nel settore dell’abbigliamento per guadagnare quello che un lavoratore normale guadagna in tutta la sua vita in Vietnam.
(Fonte: OXFAM ITALIA, 2018)
L’impatto della pandemia da Covid 19 ha avuto enormi conseguenze sul settore tessile, manifestando l’inadeguatezza e l’ingiustizia del modello economico su cui l’industria della moda si è basata negli ultimi 20 anni.
Milioni di lavoratori sono rimasti senza una paga e senza la sicurezza di un lavoro, in aggiunta alle ovvie e non trascurabili preoccupazioni per i rischi sanitari.
L’emergenza Covid ha portato all’esigenza di pensare a una ristrutturazione del settore globale della moda. Ha evidenziato il bisogno di una moda autentica, che segua le stagioni della natura e non quelle dettate dal mondo del fast fashion, che duri, dando valore alle scelte delle persone e a ciò che conta davvero: il benessere del pianeta.
Crediamo che un futuro più etico e sostenibile per la moda non sia solo possibile, ma realizzabile.
ON EARTH -> un unico brand fatto da tante realtà italiane di moda etica che si sono unite per realizzare una moda che rispetti le stagioni, le persone e il pianeta.
Un progetto che nasce per generare valore per ogni attore coinvolto lungo la filiera.
Insieme a diverse realtà di moda etica del nostro paese il sistema è diventato più sostenibile ed efficiente per tutti.
A beneficiarne è così tutta la filiera:
Chi produce
Perché riceve un unico ordine, con tempi, costi di sviluppo e spedizione sensibilmente ridotti, vede ricompensato il suo lavoro con un numero di pezzi per modello raddoppiato e ha un sensibile risparmio sul costo di approvvigionamento della materia prima.
Il pianeta
Perché grazie a un unico ordine da clienti differenti si riesce a ottimizzare la logistica per la spedizione con un beneficio enorme in termini di sostenibilità ambientale.
Tu che scegli
Perché aumenta la disponibilità dei modelli, ma la qualità nella progettazione, nella selezione di materie prime naturali e la lavorazione artigianale resta invariata.
Ci assicuriamo che tutti i lavoratori, in gran parte donne, operino in ambienti sicuri, senza sfruttamento e percependo un giusto compenso.
Ci impegniamo affinché i diritti dei minori siano tutelati.
Abbiamo scelto di lavorare con piccole realtà, per questo le sosteniamo prefinanziando gli ordini, attiviamo programmi di formazione e garantiamo loro la continuità negli acquisti anche in periodi d’emergenza.
I nostri produttori sono e veri e propri partner locali, che condividono i principi del Commercio Equo e Solidale e portano avanti progetti sociali, a sostegno delle comunità locali e delle parti più deboli della società.
La produzione artigianale di On Earth non è concentrata in grossi centri ma dislocata in più aree rurali, evitando così la crescita delle megalopoli che hanno un impatto devastante sull’ambiente e sulla vita dei lavoratori.
LA PRODUZIONE DURANTE L’EMERGENZA COVID 19
La nuova Cooperative Collection di On Earth (AI 20) è stata interamente prodotta durante l’emergenza Covid: tutta la filiera, in ogni sua singola parte, ha fatto fronte al lockdown confermando gli ordini effettuati - a differenza di tanti protagonisti della moda tradizionale – evitando così tragiche conseguenze per i produttori. Anche in un momento di difficoltà come questo si è pensato ai produttori, i più deboli, e On Earth ha mantenuto tutti gli ordini e non ha modificato prezzi e condizioni di pagamento.
Scegliamo materie prime e tecniche di lavorazione privilegiando i materiali naturali e le lavorazioni a basso impatto ambientale.
Utilizziamo fibre naturali (cotone e cotone biologico, lana, seta, fibra di banano) o fibre sintetiche sostenibili come il Tencel.
Diamo nuova vita ai tessuti: tanti di questi sono riciclati o recuperati e diversi sono i progetti di economia circolare presenti nelle collezioni.
Crediamo in una moda che non usa e getta, ma che conserva e si prende cura, con meno spreco e più riutilizzo, perché un prodotto non finisce quando finisce una stagione.
Sono diversi i progetti dei nostri produttori partner per diminuire l’impatto ambientale, per una maggiore attenzione all’uso delle risorse idriche e risparmio energetico.
Facciamo scelte ambientalmente sostenibili lungo tutta la filiera, fino alla logistica e ai trasporti. Altromercato s’impegna a far viaggiare le proprie merci in container pieni e ottimizzati nel carico.
Spesso i nostri partner sono in prima linea nello sviluppo di importanti cambiamenti produttivi per migliorare la sostenibilità delle produzioni. - > Assisi Garments da tempo utilizza cotone biologico e recentemente ha aperto una fabbrica di filatura ottenendo così la certificazione GOTS su tutto il processo produttivo. ll GOTS è riconosciuto come il più importante standard a livello internazionale; garantisce al consumatore che i prodotti tessili biologici siano ottenuti nel rispetto di stringenti criteri ambientali e sociali applicati a tutti i livelli della produzione.
L’impatto sociale delle nostre organizzazioni partner è di immenso valore.
Sono tutte infatti impegnate a migliorare la vita delle persone che si trovano ai margini della società, principalmente donne.
Con i proventi derivanti dalla collaborazione con le organizzazioni di Commercio Equo e Solidale, si creano asili, scuole di formazione e si fornisce l'assicurazione sanitaria e la tutela della maternità, diritti non sempre garantiti nei paesi del Mondo.
Anche in Italia l’impatto sociale dei progetti legati alle nostre collezioni è molto alto perché i nostri partner locali portano avanti progetti sociali a sostegno delle comunità e dedicati alle fasce più deboli della popolazione (come ad esempio Quid che lavora ogni giorno per creare opportunità per le donne con un passato di fragilità).
I prodotti molto spesso sono realizzati a mano e, nella maggior parte, da donne in paesi dove lavorare è un privilegio e molto spesso le donne sono vittime di violenze domestiche. Per loro lavorare in un progetto equosolidale, significa potersi rendere indipendenti economicamente, avere stima di sé stesse e avere accesso a prevenzione per la salute o tutela della maternità e poter pagare l’istruzione, anche primaria, ai propri figli.
Le donne fuori casta in India, specialmente nelle zone rurali, vivono in condizioni molto difficili sia a livello economico che sociale, sono discriminate per sesso, disabilità, abbandono, degrado culturale. Non hanno strumenti per contrapporsi e sono spesso vittime di violenze domestiche. Insegnando loro una professione e fornendo un ambiente di lavoro sano e sicuro con una paga equa, creano strumenti di riscatto sociale.
I progetti della Cooperative Collection ON EARTH riescono a dare nuova speranza anche alle donne che vivono in contesti difficili e in condizioni di fragilità anche in Italia, grazie a percorsi dedicati, che garantiscono loro nuova libertà e indipendenza.
ABBIGLIAMENTO: lana, seta, fibra di banano, cotone e cotone biologico, tencel, viscosa.
BIJOU: pietre semipreziose, ottone, corno e legno riciclati e recuperati, perline di vetro.
ACCESSORI: pelle con lavorazione sostenibile ambientalmente e socialmente.
Lavorazione ai ferri
Block printing
Colorazione tie & dye
Tessitura a telaio a mano
Ricamo kantha
Valorizziamo il valore della cultura e tradizione degli artigiani con cui lavoriamo, riproponendolo nelle nostre collezioni.
Collaboriamo con diversi consulenti e designer professionisti in Italia, che ci permettono di creare al meglio le nostre collezioni, nei vari settori (bijou, abbigliamento, accessori).
Le collaborazioni in Italia ci permettono di creare un connubio di stile tra il design italiano e le tecniche e le lavorazioni artigianali dei paesi di provenienza. Il risultato è un poliedrico e ricco mondo estetico che ci fa viaggiare oltre i nostri limitati orizzonti, alla scoperta di forme, colori, decorazioni, materiali e un’altissima ricerca dello stile e della qualità.
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