A Londra, la fama di questa spezia era tale che i suoi commercianti erano conosciuti come “Pepperers and Spicers”. I prezzi di questa bacca rimasero elevatissimi per molto, fino a che i Portoghesi, nel nel XVI secolo, ruppero il monopolio Veneziano-Egiziano, importandolo direttamente dall’India fino al porto di Antwerp, consentendone la diffusione a un prezzo più conveniente in tutta Europa.
Oggi è una delle spezie più commercializzate nelle principali borse del mondo. Come tale, è oggetto di speculazione e tutto ciò ricade direttamente sulla vita di lo coltiva. La raccolta delle bacche – non ancora mature – richiede ancora oggi un’attività molto faticosa. Le restrizioni e i vincoli imposti dal commercio internazionale e un mercato dominato da pochi grandi gruppi multinazionali, fanno sì che il prezzo che come consumatori paghiamo per questa prelibatezza sia circa il 1000% più alto di quello che ricevono in media i coltivatori.
“Se possedete un pezzo di terra, ci pianterete sicuramente 4 o 5 alberi di pepe” coltivatore del kerala.
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