UNA PAROLA, UNA STORIA
Curcuma. Una parola un poco ruvida e dalla forma arrotondata, che ha radici antiche e sfaccettate, come quelle della sua bella pianta. Si richiama al sanscritoKum-Kuma, al caldaico Kurtum, al persiano Kur-Kume all'assiro Kurkanù. Indicava, in ciascun caso, la medesima pianta e spezia. Che è conosciuta ed utilizzata da millenni. L’enciclopedismo europeo per classificarla e colonizzarla, ci ha aggiunto un aggettivo, longa, che fa riferimento alla forma allungata dei suoi tubercoli.
Ed ecco che oggi in Europa è Curcuma longa (di curcuma esistono altre varietà ma la longa è quella più utilizzata). E curcuma si dice in spagnolo, in francese ed in tedesco (kurkuma), in russo (куркума) in danese (gurkemeje) ed in greco (κουρκούμη). Una parola quasi d’esperanto universale. Qualcuno la chiama anche zafferano delle Indie (asafràn nel Nord africa). Gli inglesi la definisconocon la parola turmeric. La cui etimologia pare associabile al latino medievale terra merita (che ha origine sottoterra), che indicava proprio quella spezia.
In ogni modo si tratta di una spezia quasi universale.
Il suo giallo arancione è lo stesso colore del sole, quando tramonta ovvero quando il suo calore è maggiormente piacevole e benefico. Curcuma e tramonto, dunque. Racconti esoterici le attribuiscono assonanza con l’autunno, momento in cui inizia il periodo sotterraneo della vita ed infatti questa spezia trae la sua forza ed il suo colore brillante dalla radice ricca di proprietà benefiche che si sviluppano nel sottosuolo.
La curcuma è conosciuta ed utilizzata fin dall’alto Medioevo. Nei suoi viaggi la incontrò Marco Polo che ne scrisse nel suoMilione:
Partendosi dall’ultima città del regno di Quinsai qual si chiama Gieza s’entra nel regno di Conca e la città principale è detta Fugiu per il quale si cammina sei giornate alla volta di Scirocco sempre per monti e valli (…) Vi nasce il zenzero e il galangà in gran copia, ed altre sorti di spezie, e per una moneta, che vaglia un grosso d’argento veneziano s’averà ottanta libbre di zenzero fresco, tanto ve n’è abbondanza. Vi nasce un’erba, che produce un frutto, che fa l’effetto ed opera come se fosse vero zafferano, così nell’odore, come nel colore, e nondimeno non è zafferano, ed è molto stimata ed adoperata da tutti gli abitanti ne’ loro cibi, e per questo è molto cara
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