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Karethic
Tradizioni ancestrali e purezza assoluta
“Vogliamo controllare tutta la filiera produttiva, dalla raccolta dei frutti, fino alla lavorazione del prodotto finito per offrire al consumatore un burro di karité lavorato artigianalmente, purificato in modo naturale, non raffinato".
Tradizioni ancestrali e purezza assoluta: il karité
“Vogliamo controllare tutta la filiera produttiva, dalla raccolta dei frutti, fino alla lavorazione del prodotto finito per offrire al consumatore un burro di karité lavorato artigianalmente, purificato in modo naturale, non raffinato. Alle donne che lavorano per Karethic vogliamo offrire un lavoro retribuito in modo equo e occasioni di formazione”: così spiega Carole Tawema, la fondatrice di un’impresa più unica che rara nel poverissimo Benin.
Una lunga storia di sfruttamento
Il karité era già conosciuto ai tempi delle colonie e la tasse del Benin venivano pagate ai colonizzatori in noci di karité. Oggi 16 milioni di donne in 17 paesi africani lavorano raccogliendo il karité, ma questo viene trasformato solamente da quattro gruppi industriali che impongono le proprie regole e i prezzi d’acquisto. L’estrazione avviene con solventi chimici e il burro ottenuto viene successivamente decolorato e “neutralizzato”. In questo modo le proprietà emollienti e protettive si riducono del 70% e rimane assai poco dell’albero della salute. Così viene infatti chiamato tradizionalmente l’albero del karitè in molte lingue africane.
L'Energia vitale dell'albero della salute
Le socie delle cooperative sono donne che vivono in zone rurali remote come la zona incontaminata di Atakora. Molte di loro sono analfabete, ma abituate alla trasmissione orale del sapere. Karethic ha saputo unire la tradizione ancestrale africana, arricchendola con le conoscenze della moderna agricoltura biologica. I campi, ad esempio, possono essere arricchiti solo con compost biologico, mentre non si può ricorrere a nessun tipo di insetticida. Molta importanza viene data all’alta qualità del karité perché l’industria cosmetica e farmaceutica richiedono un karité di prima qualità (quello di seconda viene utilizzato dall’industria del cioccolato e quello di terza per saponi e detergenti) Il rigoroso sistema di controllo della qualità garantisce una materia prima che deve mantenere “l’energia vitale” dell’albero della salute. Un prodotto di qualità viene pagato meglio e questo è molto importante per creare un tessuto economico nella zona settentrionale del Benin, afflitta dalla povertà.
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