Il cacao e il problema della terra
Appartengono a diverse etnie, Mendi, Krio e Tende, le comunità contadine che in Sierra Leone coltivano cacao, commercializzato tramite Tradin Organic. Si tratta di un’agricoltura su base familiare, piccoli appezzamenti che variano da mezzo ettaro a pochi ettari, a volte discontinui. I contadini sono piuttosto anziani, hanno di media una cinquantina d’anni, in un paese dove l’aspettativa di vita è di 52 anni.
Nella maggioranza dei casi non hanno un titolo di proprietà della terra, che viene tramandata da generazioni. Il capo villaggio, "chiefdom", è garante della proprietà e il villaggio lo rispetta e accetta le sue decisioni. Il ministero dell’agricoltura parla da anni di una riforma agraria per legalizzare le proprietà, ma a tutt’oggi non vi è nulla di concreto.
Guerra civile, Ebola e nuove speranze
La Sierra Leone, un piccolo paese dell’Africa Occidentale, ha vissuto violenze, stupri, soprusi di ogni genere, con i tristemente famosi “bambini soldato”, nel decennio della Guerra Civile (1991-2002). La zona orientale del paese, vicino al confine con la Liberia, è stata la più colpita. Nel 2014-2015 la stessa regione ha visto il diffondersi dell’epidemia di Ebola, con un numero altissimo di decessi e il focolaio nella zona di Kenema. Molte persone sono fuggite, i giovani si sono rifugiati a Freetown o sono emigrati. In questo contesto molto provato, vi è tuttora una grande difficoltà nel reperire beni e servizi, anche di prima necessità. I contadini di Tradin Organic amano la loro terra, nonostante le molte difficoltà e vedono nel cacao una nuova speranza, grazie anche al sovrapprezzo pagato dal Commercio Equo e Solidale.
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