AOWA

Saponi artigianali Natyr

Paese:

Fondazione:

Prodotto:

Persone coinvolte:

Valore protetto/impegno:

Palestina

1994

Saponi artigianali Natyr

Circa 900 donne

Empowerment femminile

Segni particolari:

Immersa in un contesto di guerra e di forte tensione sociale e instabilità, AOWA sostiene iniziative che promuovono un ruolo attivo della donna nella società in cui è inserita, con particolare riferimento alla vita pubblica, e nelle zone rurali, al fine di ridurne la povertà.

Sito web:

Come nasce

L’Association of Women’s Action for Training & Rehabilitation (AOWA) nacque nel 1994 da un gruppo di donne palestinesi attiviste della Palestinians Federation of Women’s Action (PFWA). La filosofia di PFWA sosteneva una società civile non–violenta e proprio in quest’ottica diede vita a organizzazioni locali a Nablus, Gaza, Ramallah, Hebron, Jenin e Tulkarem con l’idea che nel tempo le donne presenti in questi territori avrebbero potuto decidere loro stesse le attività da svolgere.
Col tempo le donne cominciarono a lavorare analizzando i loro bisogni, unendosi in gruppi e creando piani programmatici di mutuo aiuto, con la realizzazione di micro attività economiche, di formazione mediante l’impiego di nuove tecnologie, sviluppando un importante lavoro di rete.
Nel 2000, grazie all’attività dei comitati locali, si è iniziato a realizzare e commercializzare una serie di prodotti tra cui il sapone a base di olio di oliva, il timo, il miele e i tessuti ricamati a mano.

Com’è oggi

Attraverso i suoi progetti sociali e le relazioni economiche costruite negli anni, oggi AOWA permette alle donne palestinesi di integrare il loro reddito al fine di sostenere le proprie famiglie. Nell’estrema difficoltà della realtà che vive il popolo palestinese, AOWA rappresenta non solo un’associazione rivolta ai soggetti più deboli ma anche, e soprattutto, un’attività che si propone di ricostruire la struttura sociale.

Come lavora

Immersa in un contesto di conflitto e di forte tensione sociale e instabilità, AOWA sostiene iniziative che promuovono un ruolo attivo della donna nella società in cui è inserita, con particolare riferimento alla vita pubblica, e nelle zone rurali, al fine di ridurre la povertà. L’organizzazione opera in svariati campi, tra i quali prevalgono quello formativo, di sostegno psicologico e di genere nel contesto dello stato di assedio israeliano, in rapporto alla famiglia, (le madri hanno 8-10 figli) e alla lotta per la parità con gli uomini palestinesi. La metodologia formativa, considerate le grandi aree spesso isolate nelle quali l’associazione interviene, punta alla struttura solida della personalità delle dirigenti periferiche e delle socie, soprattutto giovani donne.
Inoltre, per sostenere le donne nelle attività di produzione e commercializzazione dei prodotti da loro creati, vengono pensati programmi di gestione economica familiare, di contabilità, di marketing locale, di credito e risparmio, di fattibilità di progetti e un servizio di micro-credito per nuovi progetti.

Cosa crea/produce

AOWA, inizialmente, produceva sapone naturale (shahad, sabon natural) fatto soltanto con olio di oliva, acqua e soda bolliti al fuoco, e lasciato poi asciugare per due giorni. Il sapone veniva prodotto in varie aree per il bisogno d’uso e per la vendita nel villaggio a scopo di aiuto all’auto sostentamento.
Oggi, grazie a diversi progetti di cooperazione internazionale, alcuni molto recenti, le donne hanno imparato a produrre saponi con materie prime più complesse e usando oli essenziali.

Progetti di cooperazione o Progetti particolari

All’interno del progetto “Bee the Change”, che Altromercato porta avanti come Partner insieme a Felcos Umbria, Ponte Solidale, e con capofila la Regione Umbria, si dà continuità alla relazione nata precedentemente con un progetto finanziato di cooperazione internazionale che aveva come obiettivo quello di dare alle donne di AOWA le capacità per la produzione di saponi artigianali all’olio d’oliva offrendo uno sbocco lavorativo alle donne palestinesi.

In questa nuova fase del progetto si vuole andare ad aumentare la capacità di sussistenza e la capacità di generare reddito delle donne, attraverso il potenziamento delle attività di produzione, trasformazione e vendita di erbe, oli essenziali e saponi, e l’attivazione di sinergie permanenti tra apicoltori palestinesi – anch’essi coinvolti in una parte del progetto – e le donne produttrici di erbe e oli essenziali.

Grazie a “Bee the change”, le donne di AOWA sono riuscite ad avere un impianto di distillazione e di irrigazione per completare la parte del processo di agricoltura e distillazione che mancava.
Oltre agli strumenti tecnici, le donne hanno ricevuto anche la formazione necessaria per la parte di saponificazione, agricola, e di distillazione. Queste ultime due fasi due fasi, quella agricola e la distillazione, permettono un maggior coinvolgimento lavorativo delle donne.

In questi due anni le donne di AOWA hanno gestito dei campi per coltivare e raccogliere le erbe da distillare, soprattutto menta e lavanda, e queste attività hanno una valenza che va ben oltre l’aspetto sociale ed economico: per loro è anche una forma di resistenza. La scelta della distillazione di oli, infatti, è strategica: gli oli hanno rese molto basse e richiedono molto prodotto, pertanto hanno bisogno di campi. Andando a coltivare i terreni, le donne palestinesi rendono quegli stessi terreni meno papabili per l’avanzata di Israele.