Paese:
Fondazione:
Prodotto:
Persone coinvolte:
Valore protetto/impegno:
Brasile
1987
guaranà nativo
circa 500 produttori
protezione delle culture indigene, salvaguardia della biodiversità, tutela dell’ambiente

Segni particolari:
Il Consorzio di Produttori Sateré-Mawé (CPSM) deriva dalla volontà della tribù Sateré-Mawé di proteggere i propri diritti e la biodiversità dell’ecosistema amazzonico, gravemente minacciato e impoverito dalle azioni di numerose multinazionali.
Motto / mission:
“Se le lotte di questa vita ti fanno piangere, coraggio o miei tuxauas, coraggio se gli spini nel camminare ti feriscono, coraggio miei tuxauas e mio popolo” (dal manifesto dei Sateré-Mawé)
Come nasce
Il Consorzio di Produttori Sateré-Mawé (CPSM) nasce dal Consiglio della Tribù (CGTSM), organizzazione derivata dall’unione della tribù amazzonica dei Sateré-Mawé (di cui fanno parte 7.000 persone distribuite in 66 villaggi), al fine di rivendicare i propri diritti e proteggere l’ecosistema amazzonico, che rappresenta il loro passato e il loro futuro. In seguito, il Consiglio della Tribù è diventata l’organizzazione di base che rappresenta il popolo amazzonico dei Sateré-Mawé, la quale ricopre anche il ruolo di tramite per la gestione della terra tradizionale.

Com’è oggi
Oggi il Consiglio cura gli interessi della tribù e ne salvaguarda al contempo l’identità e la stessa sopravvivenza. Esso si occupa delle molteplici questioni che riguardano la tribù e il suo territorio, in particolare per quanto concerne la protezione della foresta ancestrale che costituisce la casa, la madre e la ricchezza della tribù.
Una delle attività legate alla valorizzazione delle risorse forestali è la lavorazione e la vendita del guaranà nativo: la pianta sacra della tribù, nonché prodotto alimentare di grande pregio.
Per facilitare le pratiche commerciali e l’assistenza ai produttori, il Consiglio della Tribù ha creato un Consorzio di Produttori Sateré Mawé, CPSM.



Come lavora
Sostenibilità ambientale

La priorità del Consiglio è la difesa dell’ecosistema che da sempre ospita la tribù.
Le minacce a questo ambiente provengono soprattutto dalle multinazionali della gomma, del petrolio e delle bibite, alla cui rapacità distruttiva il Consiglio risponde con una proposta di sostenibilità e valorizzazione fondata sulla tradizione e sul rispetto dei cicli naturali. Il Consiglio gestisce inoltre progetti a beneficio della tribù, come ad esempio il trattamento dei rifiuti, la coltivazione eco-sostenibile per l’autoconsumo, e l’allevamento delle api native, essenziali per l’impollinazione della maggioranza delle specie vegetali amazzoniche.
Cosa crea/produce
Altromercato importa da CPSM il guaranà nativo.
Il guaranà, in lingua indigena warana, è coltivato da secoli nell’Amazzonia brasiliana. I suoi abitanti hanno denominato questa terra “santuario ecologico e culturale del waranà dei Sateré-Mawé” e nella costituzione brasiliana si prevede che il suo usufrutto sia esclusivo degli indigeni Sateré-Mawé. Questa pianta ha fiori bianchi e frutti rossi riuniti in grappoli e fiorisce nella stagione più secca. Con le piogge il frutto si apre mostrando parte del seme scuro e della polpa bianca. Gli indigeni sono i custodi di questa pianta, che secondo il mito è un dono dello spirito del bene Tupan. Il metodo di coltivazione consiste nella raccolta dei semi dalle piante spontanee della foresta, che vengono trapiantati e coltivati. Questo sistema è valso al guaranà dei Sateré Mawé il riconoscimento come presidio Slow Food, in quanto rifiutando la manipolazione artificiale delle specie permette di conservare tutta la ricchezza naturale della pianta.















