Paese:

Fondazione:

Prodotto:

Persone coinvolte:

Valore protetto/impegno:

Repubblica Dominicana

1985

caffè

oltre 6.500 soci

empowerment femminile, sviluppo comunità rurali

Segni particolari:

Fedecares è una realtà con una lunga esperienza nel Commercio Equo e Solidale, nata per migliorare le condizioni economico e sociali di tutti i piccoli produttori di caffè della Repubblica Dominicana.

Come nasce

FEDECARES nacque grazie all’organizzazione dei movimenti campesini domenicani negli anni ’80, dopo 30 anni di dittatura (1931–1961, dittatura di Trujillo) e 12 di “transizione” (governo di Balaguer, 1966-1978), durante i quali molte libertà rimasero fortemente limitate. Nel 1978 il Movimiento Campesino Independiente diede impulso alla nascita di molte associazioni di base anche nel settore del caffè, ma la strutturazione delle associazioni è dovuta in realtà all’uragano David del 1979, che devastò tutta la zona sud del Paese. Per gestire gli aiuti umanitari, infatti, le comunità si organizzarono e in quel periodo nacquero molte delle 184 associazioni di primo livello che oggi costituiscono la base sociale di FEDECARES. Nei primi anni ‘80 le associazioni costituirono dei “nuclei” a livello zonale, per avere maggiore forza nella produzione e commercializzazione del caffè, e alcuni nuclei giunsero a esportare direttamente il caffè. Nel 1985, infine, venne fondata FEDECARES come federazione di terzo livello, a cui sono state affidate le funzioni di commercializzazione e di referente rispetto alle istituzioni.

Com’è oggi

FEDECARES è una realtà con una lunga esperienza nel Commercio Equo e Solidale, nata per migliorare le condizioni economico e sociali di tutti i piccoli produttori di caffè, specialmente quelli organizzati, e per mantenere le piccole aziende cafetaleras come imprese ad alto contenuto sociale ed evitare il latifondo. Oggi è una organizzazione di terzo livello formata da 15 “nuclei” di secondo livello e 184 associazioni di primo livello. I contadini coinvolti sono oltre 6.500 e si trovano nella zona sud-ovest della Repubblica Dominicana, nelle province di San Cristòbal, Peravia, San José de Ocoa, Azua, Barahona, Bahoruco, Independencia, Pedernales, San Juan de la Maguana, Elías Piña. Si tratta di zone rurali appartate, non facilmente raggiungibili ma ideali per la coltivazione del caffè. Le piante crescono tra i 600 e i 1.200 metri e sempre sotto l’ombra per garantire un’alta qualità.

Come lavora

FEDECARES ha portato avanti il progetto “Cafe Femenino”, idea nata in Perù quando un gruppo di donne decise di vendere autonomamente il proprio caffè. L’organizzazione vuole sensibilizzare le donne riguardo i loro diritti, e gli uomini verso un nuovo modello di maschile, al di là della cultura machista, ancora dominante in Repubblica Dominicana. Il progetto, grazie anche al microcredito, rende le donne contadine vere impresarie e amministratrici dei soldi che guadagnano, che spesso vengono usati per la famiglia e per far studiare i figli. “Cafe Femenino” è stato portato avanti con passione da Maria Isabel Balbuena, direttrice di FEDECARES. Le donne hanno visto i risultati concreti del loro lavoro e oltre al caffè hanno deciso di creare altre fonti di reddito. FEDECARES ha creato un fondo rotatorio, acquistando mucche e capre che vengono prestate alle donne. Quando nasce un agnello o una capretta le mucche e le capre sono “passate” ad altre donne. In questo modo le socie diventano proprietarie degli agnellini e delle caprette, hanno latte per la propria famiglia e per la vendita al mercato locale.

Cosa crea/produce

I gruppi di FEDECARES producono un caffè eccellente coltivato solo “bajo sombra” e raccolto a mano dalle comunità rurali. Fondamentale è il ruolo nelle donne.

La federazione si è trovata in difficoltà a causa della Roya, un fungo che ha colpito le piantagioni del caffè in maniera fortissima negli ultimi anni nella zona sud della Repubblica Domenicana e che ha causato una fortissima riduzione della produzione di caffè. A questa situazione di forte criticità, si sono aggiunti i danni causati dai cambiamenti climatici, come l’uragano Matthiew e le forti piogge. I campesinos non si sono persi d’animo e, nonostante i danni ingenti, hanno cercato di reagire. Nel 2013 sono state distribuite 30.000 piante di caffè, particolarmente resistenti al fungo. Si è continuata inoltre la produzione di caffè con sistema agroforestale e la diversificazione della produzione agricola, con agrumi, avocado, banane, yucca e altra frutta, unica maniera per rendere economicamente sostenibile l’agricoltura per i piccoli produttori di caffè. Continua il lavoro di formazione di FEDECARES per il rinnovamento delle piantagioni, la protezione della biodiversità, del suolo e dei bacini idrografici dei fiumi e a favore della sostenibilità ambientale. Solo continuando ad avere cura delle risorse naturali è possibile contrastare i cambiamenti climatici, che continuano a mettere alla prova tantissimi piccoli agricoltori.