Scritto dal nostro presidente, Alessandro Franceschini, ed edito da Altreconomia, il libro “Consumi o scegli?” torna a far riflettere le persone sul tema della sostenibilità, del valore delle merci e del consumo aggiungendo nuovi spunti, dettati dal contesto che stiamo vivendo.
La situazione geopolitica, l’inflazione e il conseguente rincaro dei prezzi di energia, materie prime, trasporti e generi alimentari rendono necessaria una riflessione approfondita e condivisa sul ruolo del Commercio Equo e sulle sfide che il movimento deve affrontare.
Una prospettiva fair global per il mercato


Tenendo sempre in considerazione le tematiche della sostenibilità agìta, in questa nuova edizione emerge il ruolo cruciale delle organizzazioni fair trade, così come di tanti cittadini e consumatori consapevoli, nel difendere gli aspetti virtuosi del libero scambio delle merci nel mondo.
“Potrebbe sembrare un paradosso, ma chi si occupa di sostenibilità in questa nuova fase dovrà impegnarsi, oltre che nella critica, anche in un’inedita difesa degli innegabili aspetti virtuosi della libertà di scambio e di commercio a livello globale, come antidoti ad un sistema di isolazionismo economico che pare profilarsi all’orizzonte e che danneggerebbe maggiormente chi ha meno voce e chi ha meno potere contrattuale”.
Gli aspetti negativi della globalizzazione restano, ma l’apertura dei mercati, la liberalizzazione degli scambi su scala globale e i trasporti a prezzi accessibili che questa ha permesso hanno consentito a centinaia di milioni di persone di uscire da una condizione di estrema povertà.
Piuttosto che di no global, come si legge nel libro, bisognerebbe parlare di fair global, e sostenere le buone pratiche commerciali all’interno del sistema economico, come quelle portate avanti dal movimento equosolidale. Nella sua attività, il Commercio Equo e Solidale ha dimostrato che è possibile fare commercio in modo solidale, tale da promuovere lo sviluppo dei gruppi di produttori.
Ma se il sistema del libero scambio fosse messo in discussione, a rimetterci sarebbe il meccanismo del commercio equo e quindi proprio i piccoli produttori nel mondo.
Prezzo alto, prezzo basso, prezzo equo
Nella nuova edizione del libro “Consumi o scegli?” c’è spazio per una riflessione sul tema del prezzo, identificato come una questione anche culturale, oltre che economica. Un prezzo basso può, infatti, apparire come un affare per il consumatore che vuole risparmiare, ma c’è da chiedersi chi sta pagando realmente per quel presunto affare.
Il rincaro dei prezzi su più fronti porta a un abbassamento del potere d’acquisto dei consumatori, i quali cercano il risparmio ovunque possono e riempiono il carrello della spesa con prodotti a basso costo. Ma per chi, come noi, è abituato a sapere che un prodotto coltivato nel rispetto dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori non può costare meno di un tot, cosa può significare un prezzo esageratamente basso? Cosa può esserci dietro una bottiglia di pomodoro da 700 grammi che costa meno di un euro?

Nel libro si riflette su come viene costruito un prezzo e si cerca di sensibilizzare il lettore sul fatto che il valore di un prodotto è sempre la sommatoria di fattori sociali ed economici, in grado di generare ricchezza ma anche sfruttamento e iniquità.
È importante, quindi, generare conoscenza sul significato del prezzo delle merci per accrescere di conseguenza la cultura del consumo critico di cui parla Don Luigi Ciotti nella prefazione al libro: “Per incidere nella mentalità presente non sarà sufficiente ‘dare l’esempio’, e neppure trovare occasionalmente ascolto presso i decisori pubblici e privati. La vera leva del cambiamento, lo sappiamo bene, è quella educativa e culturale. È sul quel piano, simbolico ma capace di orientare le azioni, che occorre oggi più che mai investire”.
Di fronte a questi temi caldi e ai cambiamenti attuali, il Commercio Equo è chiamato a prendere una posizione e a utilizzare gli strumenti che ha a disposizione, vale a dire le pratiche del consumo critico e dell’economia sostenibile e solidale. Non può, però, agire da solo.
Bisogna, infatti, “sensibilizzare chi è potenzialmente vicino a questi temi e a questa sensibilità, con argomenti efficaci e un linguaggio comprensibile, coinvolgere le istituzioni, le scuole e le aziende più aperte all’innovazione, adottare noi stessi comportamenti consapevoli ogni giorno. Dobbiamo impegnarci ancora e sempre per costruire una nuova economia, trasformando la passività del consumo nell’attivismo delle scelte.”
Il libro “Consumi o scegli?” è disponibile nei negozi Altromercato. Scopri il più vicino a te.