MSS

zucchero di canna

Paese:

Fondazione:

Prodotto:

Persone coinvolte:

Valore protetto/impegno:

Mauritius

1919

zucchero di canna

oltre 30 cooperative di contadini

sviluppo delle comunità rurali, tutela ambiente

Segni particolari:

Lo zucchero dell’isola Mauritius è commercializzato esclusivamente da MSS – Mauritius Sugar Syndicate – che dal 1951 rappresenta tutti gli attori coinvolti nella filiera dello zucchero. Tutti i produttori, anche i più piccoli, hanno voce e rappresentanza.

Come nasce

Pensare all’isola Mauritius, nell’Oceano Indiano, a cavallo tra Africa e Asia, significa immaginare assolati paesaggi tropicali da cartolina. Lo stereotipo di una natura lussureggiante e paradisiaca è soppiantato nel nord del paese da una terra piatta, dove la coltivazione della canna da zucchero ha preso il posto della vegetazione nativa. Mauritius significa, quindi, anche monocoltura per l’esportazione e un lungo lavoro per rendere sostenibile la produzione della canna da zucchero, con il coinvolgimento delle istituzioni e di numerosi partner stranieri che hanno negli anni aiutato l’industria dello zucchero ad essere più efficiente ed inclusiva. La produzione di zucchero di canna è una delle attività economiche più importanti dell’isola Mauritius e buona parte della popolazione dipende direttamente o indirettamente dal ricavato della vendita della canna da zucchero.

Com’è oggi

La commercializzazione dello zucchero prodotto nel paese è affidata al Mauritius Sugar Syndicate (MSS). Nato nel 1919, dal 1951 svolge questo ruolo sull’isola, rappresentando tutti gli attori coinvolti nell’industria della canna da zucchero. MSS è gestito e amministrato da un comitato denominato Main Committee che comprende 22 membri di cui 14 rappresentanti delle imprese e 8 rappresentanti dei produttori di base. La struttura di MSS è tale per cui i produttori, anche i più piccoli, hanno voce e rappresentanza.

Come lavora

Per incentivare la sostenibilità economica, sociale e ambientale di 800 piccoli agricoltori di canna da zucchero, MSS e Altromercato hanno promosso il “Sustainable Development Program”, a cui hanno aderito 25 cooperative. Altri benefici per i membri delle cooperative sono l’aver rafforzato la posizione negoziale con gli intermediari e i distributori di fertilizzanti e di altri tipi di servizi alla coltivazione, oltre a consentire ai propri soci l’accesso al credito. Infine, con i proventi del Commercio Equo e Solidale le cooperative hanno potuto fare investimenti sui macchinari per la raccolta della canna e i vivai per le coltivazioni di prodotti quali manioca, tabacco, pomodori, fagioli, e arachidi.

Cosa crea/produce

La raccolta della canna da zucchero avviene sia manualmente che con macchinari a seconda dell’organizzazione della cooperativa. In generale sono le singole famiglie a occuparsi del lavoro nei campi, ma ci si serve saltuariamente anche di lavoratori stagionali. I piccoli agricoltori dispongono di una produzione annua di oltre un migliaio di tonnellate di zucchero, ma coltivano anche ortaggi, tabacco, fagioli, arachidi, mais, pomodori, ananas e banane per la vendita al mercato locale e il proprio sostentamento. In un paese dove la monocoltura ha soppiantato molte culture locali, è fondamentale che i contadini differenzino la produzione, sia per garantire una certa indipendenza economica che per mantenere fertile il terreno.

Una volta raccolta, la canna viene trasportata allo zuccherificio con mezzi in condivisione, spesso forniti da MSS. Il prezzo dello zucchero è fissato annualmente da MSS e viene suddiviso tra gli agricoltori e lo zuccherificio. Lo Zuccherificio di Belle Vue si trova nel nord dell’isola a circa 18 km dalla capitale Port-Louis, è uno dei più grandi e più moderni del paese, nonché il più importante del paese per la produzione di zuccheri speciali. L’energia necessaria all’intero processo di trasformazione viene prodotta dagli scarti della canna da zucchero; l’avanzo è immesso nel sistema nazionale e va a coprire parte del fabbisogno energetico del paese.

Progetti particolari

Per affrontare la recessione, nell’ottobre 2009 alcune cooperative di produzione di canna da zucchero nel nord dell’isola hanno deciso di entrare nel sistema del Commercio Equo e Solidale. Grazie ai risultati positivi raggiunti, l’anno successivo altre cooperative del paese hanno chiesto la certificazione FLO che permette di verificare gli standard richiesti dal Commercio Equo e Solidale. È importante sottolineare che il governo ha deciso di sostenere le cooperative, pagando loro la quota per ottenere la certificazione.