Giovedì 31 marzo, nella Chiesetta di San Carlo alle Rottole a Milano, abbiamo presentato alla stampa il nostro bilancio sociale di sostenibilità 2020/2021, raccontando al pubblico e ai giornalisti le progettualità e i risultati ottenuti in un anno di azioni per la nostra “sostenibilità agìta”.
Il modello che guida le nostre azioni per la sostenibilità è Prosperity for People and Planet, nell’ottica di creare valore e benessere condiviso, per le persone e per l’ambiente. Abbiamo scelto innanzitutto di parlare di “Prosperity” e non di “Proft” perché per noi la sostenibilità economica non è mero profitto, ma un profitto che torna indietro, in una forma di prosperità circolare che redistribuisce il valore generato tra tutti gli attori della filiera. In tal senso la crescita del 13% del valore della nostra produzione rispetto al 2020 va a impattare positivamente sull’acquisto ai produttori e quindi anche sul loro profitto.

Oltre a questo, fondamentali sono l’equo compenso riconosciuto ai produttori, le azioni che permettono ai partner più piccoli di avere un accesso al credito agevolato per avviare o migliorare le produzioni, infine i pagamenti anticipati sugli ordini di acquisto che diamo direttamente noi, sempre per favorire le produzioni: nel 20-21 abbiamo accolto il 100% di richieste di prefinanziamento erogando un valore pari a quasi 5,2 milioni di euro. Inoltre, altro dato significativo è che gli acquisti food e materie prime dai nostri produttori hanno registrato un incremento del 12%.
Il modello che guida le nostre azioni per la sostenibilità è Prosperity for People and Planet, nell’ottica di creare valore e benessere condiviso, per le persone e per l’ambiente. Abbiamo scelto innanzitutto di parlare di “Prosperity” e non di “Proft” perché per noi la sostenibilità economica non è mero profitto, ma un profitto che torna indietro, in una forma di prosperità circolare che redistribuisce il valore generato tra tutti gli attori della filiera. In tal senso la crescita del 13% del valore della nostra produzione rispetto al 2020 va a impattare positivamente sull’acquisto ai produttori e quindi anche sul loro profitto.

Oltre a questo, fondamentali sono l’equo compenso riconosciuto ai produttori, le azioni che permettono ai partner più piccoli di avere un accesso al credito agevolato per avviare o migliorare le produzioni, infine i pagamenti anticipati sugli ordini di acquisto che diamo direttamente noi, sempre per favorire le produzioni: nel 20-21 abbiamo accolto il 100% di richieste di prefinanziamento erogando un valore pari a quasi 5,2 milioni di euro. Inoltre, altro dato significativo è che gli acquisti food e materie prime dai nostri produttori hanno registrato un incremento del 12%.
Come affermiamo sempre, al centro del nostro agire mettiamo le persone. Le relazioni continuative, commerciali e di cooperazione, che instauriamo con i produttori nel mondo ne sono un esempio. Con il 25% dei produttori, infatti, lavoriamo da oltre 9 anni e questo tipo di legame diretto ci permette di conoscere le realtà da vicino e di collaborare per la raccolta di informazioni fondamentali. Da ciò sono derivati ad esempio il dossier sull’impatto del Covid-19 e il successivo dossier sulla sostenibilità nelle nostre organizzazioni partner.
Nella nostra sostenibilità sociale, people appunto, ci poniamo con autorevolezza e attivismo contro discriminazioni, diseguaglianze, sfruttamento, e sosteniamo le pari opportunità, l’empowerment e il riscatto sociale, l’innovazione e la formazione. Lo facciamo supportando i progetti dei nostri partner, ma anche nelle relazioni con gli altri stakeholder: fornitori e terzisti, soci e volontari nelle botteghe, ma anche i lavoratori nella centrale.

La dignità del lavoro è un altro aspetto rilevante per la nostra sostenibilità sociale, rappresentata dal protocollo Made in Dignity. Rivolto alle aziende che si occupano di fornitura di materie prime, questo protocollo permette ai partner industriali di partecipare o aderire a una filiera equa e sostenibile e quindi a un progetto di CSR che porta a un impatto economico, sociale e ambientale ben oltre la propria sfera commerciale.
Alla presentazione del bilancio erano presenti anche due nostri partner industriali, Esselunga e Loacker, che hanno potuto raccontare la loro scelta di affidarsi a un progetto Made in Dignity per la fornitura di cacao equosolidale e sostenibile. Grazie alla collaborazione con queste due aziende sono stati avviati dei progetti di sviluppo specifici in Togo e in Ecuador, entrambi con obiettivi di impatto sulle comunità dove si coltiva il cacao.
Come affermiamo sempre, al centro del nostro agire mettiamo le persone. Le relazioni continuative, commerciali e di cooperazione, che instauriamo con i produttori nel mondo ne sono un esempio. Con il 25% dei produttori, infatti, lavoriamo da oltre 9 anni e questo tipo di legame diretto ci permette di conoscere le realtà da vicino e di collaborare per la raccolta di informazioni fondamentali. Da ciò sono derivati ad esempio il dossier sull’impatto del Covid-19 e il successivo dossier sulla sostenibilità nelle nostre organizzazioni partner.
Nella nostra sostenibilità sociale, people appunto, ci poniamo con autorevolezza e attivismo contro discriminazioni, diseguaglianze, sfruttamento, e sosteniamo le pari opportunità, l’empowerment e il riscatto sociale, l’innovazione e la formazione. Lo facciamo supportando i progetti dei nostri partner, ma anche nelle relazioni con gli altri stakeholder: fornitori e terzisti, soci e volontari nelle botteghe, ma anche i lavoratori nella centrale.

La dignità del lavoro è un altro aspetto rilevante per la nostra sostenibilità sociale, rappresentata dal protocollo Made in Dignity. Rivolto alle aziende che si occupano di fornitura di materie prime, questo protocollo permette ai partner industriali di partecipare o aderire a una filiera equa e sostenibile e quindi a un progetto di CSR che porta a un impatto economico, sociale e ambientale ben oltre la propria sfera commerciale.
Alla presentazione del bilancio erano presenti anche due nostri partner industriali, Esselunga e Loacker, che hanno potuto raccontare la loro scelta di affidarsi a un progetto Made in Dignity per la fornitura di cacao equosolidale e sostenibile. Grazie alla collaborazione con queste due aziende sono stati avviati dei progetti di sviluppo specifici in Togo e in Ecuador, entrambi con obiettivi di impatto sulle comunità dove si coltiva il cacao.
L’impatto sul pianeta è un altro punto di attenzione, tanto per i produttori nel mondo quanto per noi.

Nel nostro modo di intendere la sostenibilità ambientale ci troviamo a favorire le coltivazioni biologiche che proteggono la biodiversità: nel 2020-21 abbiamo lavorato con una rete bio di 69 produttori e fornitori per la fornitura di alimenti e materie prime. Le vendite di food certificato da agricoltura biologica sono cresciute dell’8%, seppure in misura minore rispetto alle vendite generali (+16%). Nel comparto dell’alimentare confezionato Altromercato, esse rappresentano oltre il 70% del valore totale ed il 57% delle referenze in offerta.
Particolare attenzione viene riservata anche allo studio di packaging sostenibili e sempre più riciclabili: il 99% dei materiali usati sono differenziabili, di questi sono riciclabili il 91% e l’8% è termo valorizzabile. Grazie ai progetti avviati, a parità di vendite, nel 2020-2021 si sono ridotti i pesi di rifiuti immessi per oltre 4000 kg ed è stata ridotta la plastica (da fonte non rinnovabile) a favore della carta per oltre 3800 kg.
L’impatto sul pianeta è un altro punto di attenzione, tanto per i produttori nel mondo quanto per noi. Nel nostro modo di intendere la sostenibilità ambientale ci troviamo a favorire le coltivazioni biologiche che proteggono la biodiversità: nel 2020-21 abbiamo lavorato con una rete bio di 69 produttori e fornitori per la fornitura di alimenti e materie prime. Le vendite di food certificato da agricoltura biologica sono cresciute dell’8%, seppure in misura minore rispetto alle vendite generali (+16%). Nel comparto dell’alimentare confezionato Altromercato, esse rappresentano oltre il 70% del valore totale ed il 57% delle referenze in offerta.

Particolare attenzione viene riservata anche allo studio di packaging sostenibili e sempre più riciclabili: il 99% dei materiali usati sono differenziabili, di questi sono riciclabili il 91% e l’8% è termo valorizzabile. Grazie ai progetti avviati, a parità di vendite, nel 2020-2021 si sono ridotti i pesi di rifiuti immessi per oltre 4000 kg ed è stata ridotta la plastica (da fonte non rinnovabile) a favore della carta per oltre 3800 kg.
Raccogliere in un documento corposo e strutturato il nostro lavoro ci ha permesso sia di creare una testimonianza concreta dell’effettivo impatto sociale, ambientale ed economico che abbiamo con le nostre attività, sia di confermare il nostro ruolo di brand attivista per un consumo responsabile, fatto di scelte e di orientamento ai diritti.
Il bilancio sociale di sostenibilità è disponibile in versione integrale qui.
