L’olio di argan è sempre più conosciuto come un cosmetico naturale molto prezioso. Ci si chiede spesso quali sono le sue proprietà, dove acquistare l’olio puro di argan e soprattutto quale scegliere tra i tanti in commercio.

Dietro un trattamento per capelli, viso e corpo, però, c’è molto di più: ci sono le vite di tante donne che in Marocco lavorano le noci di argan secondo tradizioni antiche, garantendo la protezione di un territorio e assicurando un futuro per loro stesse, per le famiglie e per i loro figli. Ne sono un esempio le oltre 230 donne che lavorano per GIE Targanine, produttore con cui collaboriamo da anni per realizzare alcuni prodotti di cosmesi equosolidale Natyr.

In questo articolo ti raccontiamo la loro storia.

Da dove arriva l’olio di argan e perché è così importante?

L’olio di argan si ricava dall’Argania Spinosa, una pianta che vive esclusivamente in Marocco e si concentra nella regione del Souss, tra Agadir ed Essaouira. Nonostante per secoli abbia proliferato nelle vallate del nord Africa, oggi l’albero d’argan è molto raro e per questo riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità.

Albero di argan in Marocco

L’Argania Spinosa è una pianta con caratteristiche uniche. Le sue radici molto profonde, ad esempio, sono fondamentali perché proteggono il suolo dall’erosione e rallentano la desertificazione. Ancora più unici sono i suoi frutti: spremendoli si ottiene “l’oro liquido” d’argan, destinato a usi alimentari e cosmetici, con proprietà nutrienti e antiossidanti per la pelle.

Al di là dei suoi benefici ormai noti, l’olio d’argan è molto importante dal punto di vista sociale. La raccolta e l’estrazione dell’olio dai frutti dell’Argania, infatti, sono attività fondamentali per tante donne del territorio, che le svolgono secondo antiche tradizioni berbere tramandate in famiglia. Lavorare l’argan può cambiare la vita a molte di loro, specialmente se riunite in cooperative.

Come si ottiene l’olio di argan?

Donna lavora i frutti dell'albero di argan a mano, come tradizione

L’estrazione dell’olio di argan è eseguita rigorosamente a mano dalle donne berbere. Queste raccolgono i frutti caduti dall’albero e li fanno essiccare per diversi mesi. Dai frutti essiccati viene tolta la polpa e poi estratto il nocciolo, che le donne rompono manualmente utilizzando delle pietre per ricavarne i semi. Proprio da questi semi macinati e spremuti a freddo si ottiene l’olio puro d’argan.

L’olio di argan per le donne berbere: l’esempio di GIE Targanine

Le donne berbere che lavorano l’olio d’argan, dapprima raccolte in piccoli gruppi familiari, qualche decennio fa hanno iniziato a organizzarsi in cooperative rurali. Con la crescita della domanda di olio d’argan, infatti, la concorrenza con le grandi industrie si è fatta via via più forte, soprattutto con l’introduzione di metodi moderni e meccanici di lavorazione che velocizzano i processi. Riunirsi in cooperative è stato importante per far valere la produzione tradizionale, ma soprattutto per mantenere il lavoro di tante famiglie e proteggere un territorio a rischio.

Gruppo di donne che lavorano l'olio di argan riunite in cooperative

Tra le tante cooperative che oggi animano e sostengono la regione del Souss c’è anche GIE Targanine, con la quale collaboriamo, che ad oggi riunisce oltre 230 donne in 6 cooperative impiegate proprio nella lavorazione dell’argan. Il progetto delle cooperative Targanine nasce nel 1996 con l’obiettivo di proteggere il territorio e l’albero di argan, da sempre visto come un modo per migliorare la condizione sociale delle donne e per aumentare il loro reddito. Ma l’attività delle cooperative ha permesso anche a tante donne di avere accesso ai programmi di sviluppo e alfabetizzazione.

Il livello d’istruzione delle donne nel Sud del Marocco, infatti, è spesso molto basso. Per GIE Targanine è stato subito prioritario un intenso lavoro di educazione e formazione rivolto alle socie delle cooperative. Sono stati svolti programmi di alfabetizzazione (lettura, scrittura, aritmetica) e di educazione civica. Le donne hanno ricevuto formazione legale per la costituzione di una cooperativa, formazione nella gestione di piccoli progetti, nelle tecniche di estrazione, qualità, tracciabilità, sicurezza alimentare e anche educazione ambientale.

L’impegno di GIE Targanine è stato poi favorito anche dall’appoggio del Commercio Equo e Solidale. Per cooperative come questa avere il supporto di un canale commerciale alternativo come il fair trade è fondamentale. Sebbene la maggior parte delle donne produttrici di argan siano organizzate in cooperative, spesso non hanno accesso diretto al mercato internazionale e gran parte del profitto va agli intermediari. Costruire per loro dei canali di accesso al mercato diretti permette di aumentare i profitti e dare dignità al loro impegnoNegli ultimi anni il circuito equosolidale, oltre a garantire un prezzo equo e remunerativo per le donne, ha permesso all’organizzazione di finanziare numerose azioni socio-comunitarie e sanitarie.

Così il progetto di GIE Targanine ha contribuito allo sviluppo delle donne e delle loro organizzazioni. Oggi le cooperative Tamaynoute, Ajdigue N’targanine, Targante, Tagmate, Toudarte, Tiatmatine sono divenute attori locali di primaria importanza in regioni dove tradizionalmente le donne non sono indipendenti.

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