Fondazione Altromercato è nata lo scorso anno con l’obiettivo specifico di sostenere economicamente progetti di sviluppo destinati a diversi partner produttori nel mondo, colpiti da ingiustizie economiche, sociali e climatiche. Il primo progetto sul quale la Fondazione ha concentrato il suo impegno è la raccolta fondi per Copropap, produttore di zucchero Dulcita in Ecuador.

Questa cooperativa di piccoli agricoltori sta lavorando da tempo, grazie anche al supporto di diversi progetti di cooperazione promossi da Altromercato, alla costruzione di uno zuccherificio centralizzato, che andrà a sostituire i 16 trapiche (mulini) dei soci, dove viene lavorata oggi la canna.

I soci di Copropap riuniti (foto di Beatrice De Blasi)

Un impianto centralizzato per la produzione della panela è importante per diversi motivi. Innanzitutto permette di migliorare la qualità e la produttività dello zucchero di canna e di aumentare la sicurezza per i lavoratori, garantendo al contempo un grande risparmio energetico. Questo progetto consente però anche di mantenere viva l’agricoltura familiare dei contadini di Copropap come alternativa sostenibile allo sfruttamento minerario che negli ultimi tempi minaccia la biodiversità della zona.

Per aiutare Copropap a completare i lavori dello zuccherificio e a rendere concreto l’impatto di questo progetto è necessario un contributo di almeno 50.000 euro, che la Fondazione si è posta come obiettivo entro il 2023.

Fondazione Altromercato è nata lo scorso anno con l’obiettivo specifico di sostenere economicamente progetti di sviluppo destinati a diversi partner produttori nel mondo, colpiti da ingiustizie economiche, sociali e climatiche. Il primo progetto sul quale la Fondazione ha concentrato il suo impegno è la raccolta fondi per Copropap, produttore di zucchero Dulcita in Ecuador.

Questa cooperativa di piccoli agricoltori sta lavorando da tempo, grazie anche al supporto di diversi progetti di cooperazione promossi da Altromercato, alla costruzione di uno zuccherificio centralizzato, che andrà a sostituire i 16 trapiche (mulini) dei soci, dove viene lavorata oggi la canna.

I soci di Copropap riuniti
(foto di Beatrice De Blasi)

Un impianto centralizzato per la produzione della panela è importante per diversi motivi. Innanzitutto permette di migliorare la qualità e la produttività dello zucchero di canna e di aumentare la sicurezza per i lavoratori, garantendo al contempo un grande risparmio energetico. Questo progetto consente però anche di mantenere viva l’agricoltura familiare dei contadini di Copropap come alternativa sostenibile allo sfruttamento minerario che negli ultimi tempi minaccia la biodiversità della zona.

Per aiutare Copropap a completare i lavori dello zuccherificio e a rendere concreto l’impatto di questo progetto è necessario un contributo di almeno 50.000 euro, che la Fondazione si è posta come obiettivo entro il 2023.

Cosa è stato fatto finora grazie alla Fondazione Altromercato?

Nel corso del 2022 sono stati raccolti 25.000 euro provenienti sia da donazioni cospicue, ma anche da piccole somme di denaro versate da cittadini sensibili al tema dei diritti dei lavoratori e della tutela dell’ambiente. Mentre arrivavano queste donazioni spontanee, il lavoro della Fondazione si è concentrato sulle richieste di finanziamento a soggetti non istituzionali

La Fondazione ha cercato, infatti, di sondare la disponibilità di nuovi donors oltre alla Provincia Autonoma di Bolzano, che in passato ha contribuito in modo considerevole a finanziare il sogno di Copropap. Sono state individuate realtà vicine al mondo dell’economia sostenibile e al tema della solidarietà disposte a contribuire per una parte di questi 25.000 euro. Un sostegno è arrivato anche dal fondo EFTA per la giustizia climatica. La cooperativa Copropap, infatti, è stata selezionata insieme ad altri sette produttori nel mondo come destinataria di un fondo europeo per la giustizia climatica, finanziato dalle organizzazioni europee associate ad EFTA che hanno aderito alla campagna “Let’s do it fair”.

I primi 25.000 euro raccolti dalla Fondazione sono stati inviati a Copropap a metà novembre. In questo modo la cooperativa può procedere fin da subito con l’acquisto di un generatore di vapore a biomassa per il nuovo zuccherificio, che consentirà di ridurre le emissioni di carbonio e migliorare notevolmente l’efficienza energetica, oltre che a valorizzare le risorse locali. 

Per raggiungere l’obiettivo finale del progetto serve l’impegno di tutti.

Lavorazione dello zucchero Dulcita
(foto di Beatrice De Blasi)

Cosa è stato fatto finora grazie alla Fondazione Altromercato?

Nel corso del 2022 sono stati raccolti 25.000 euro provenienti sia da donazioni cospicue, ma anche da piccole somme di denaro versate da cittadini sensibili al tema dei diritti dei lavoratori e della tutela dell’ambiente. Mentre arrivavano queste donazioni spontanee, il lavoro della Fondazione si è concentrato sulle richieste di finanziamento a soggetti non istituzionali

Lavorazione dello zucchero Dulcita (foto di Beatrice De Blasi)

La Fondazione ha cercato, infatti, di sondare la disponibilità di nuovi donors oltre alla Provincia Autonoma di Bolzano, che in passato ha contribuito in modo considerevole a finanziare il sogno di Copropap. Sono state individuate realtà vicine al mondo dell’economia sostenibile e al tema della solidarietà disposte a contribuire per una parte di questi 25.000 euro. Un sostegno è arrivato anche dal fondo EFTA per la giustizia climatica. La cooperativa Copropap, infatti, è stata selezionata insieme ad altri sette produttori nel mondo come destinataria di un fondo europeo per la giustizia climatica, finanziato dalle organizzazioni europee associate ad EFTA che hanno aderito alla campagna “Let’s do it fair”.

Coltivatori di zucchero Dulcita (foto di Beatrice De Blasi)

I primi 25.000 euro raccolti dalla Fondazione sono stati inviati a Copropap a metà novembre. In questo modo la cooperativa può procedere fin da subito con l’acquisto di un generatore di vapore a biomassa per il nuovo zuccherificio, che consentirà di ridurre le emissioni di carbonio e migliorare notevolmente l’efficienza energetica, oltre che a valorizzare le risorse locali. 

Per raggiungere l’obiettivo finale del progetto serve l’impegno di tutti.

Cosa possiamo fare noi insieme alla Fondazione Altromercato?

La raccolta fondi della Fondazione Altromercato è al suo giro di boa. Per arrivare al traguardo c’è bisogno di cittadini, aziende e donors disposti a contribuire a questo sogno, anche con piccole somme. Non è necessario, infatti, pensare a grandi cifre: bastano anche pochi euro per agire concretamente in favore dei contadini di Copropap. 

Manifestazioni del fronte anti minerario (foto di Beatrice De Blasi)

Da quando esiste la cooperativa, tanti agricoltori del territorio intorno alla foresta pluviale della Riserva del Chocò Andino sono riusciti a uscire da una condizione di isolamento e scarsa produttività e a trasformare una produzione autoctona in un esempio di gestione agroforestale a beneficio di intere comunità. Con il progetto del nuovo zuccherificio questi contadini potranno aumentare ancora di più il loro impatto positivo sulle persone e sul territorio circostante.

I fondi che la Fondazione intende raccogliere entro il 2023 serviranno a sostenere la creazione del laboratorio di analisi dello zucchero con tutte le attrezzature necessarie e la realizzazione di una piattaforma di scarico per i camion che trasportano la canna. Si tratta di interventi molto pratici, che ai contadini di Copropap sono indispensabili per completare un percorso di indipendenza iniziato con la nascita della cooperativa. 

Cosa possiamo fare noi insieme alla Fondazione Altromercato?

La raccolta fondi della Fondazione Altromercato è al suo giro di boa. Per arrivare al traguardo c’è bisogno di cittadini, aziende e donors disposti a contribuire a questo sogno, anche con piccole somme. Non è necessario, infatti, pensare a grandi cifre: bastano anche pochi euro per agire concretamente in favore dei contadini di Copropap. 

Manifestazioni del fronte anti minerario
(foto di Beatrice De Blasi)

Da quando esiste la cooperativa, tanti agricoltori del territorio intorno alla foresta pluviale della Riserva del Chocò Andino sono riusciti a uscire da una condizione di isolamento e scarsa produttività e a trasformare una produzione autoctona in un esempio di gestione agroforestale a beneficio di intere comunità. Con il progetto del nuovo zuccherificio questi contadini potranno aumentare ancora di più il loro impatto positivo sulle persone e sul territorio circostante.

I fondi che la Fondazione intende raccogliere entro il 2023 serviranno a sostenere la creazione del laboratorio di analisi dello zucchero con tutte le attrezzature necessarie e la realizzazione di una piattaforma di scarico per i camion che trasportano la canna. Si tratta di interventi molto pratici, che ai contadini di Copropap sono indispensabili per completare un percorso di indipendenza iniziato con la nascita della cooperativa. 

Chiunque può aiutare i contadini di Copropap e il loro impegno.

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Foto di Beatrice De Blasi